
Big Bench Community Project: panchina gigante n. 80 – Parre
L’escursione di oggi è un pò diversa dal solito, infatti l’obiettivo di giornata è raggiungere la panchina gigante n. 80 appartenente al Big Bench Community Project, situata a Parre (45.892921, 9.899938).
Indice
- Ma che cos’è il Big Bench Community Project?
- Prima di partire dobbiamo dirvi:
- La partenza
- Il sentiero
- Piccola deviazione consigliata prima di tornare alla macchina
Ma che cos’è il Big Bench Community Project?
Si tratta di una fondazione no profit promossa dal designer statunitense Chris Bangle e da sua moglie che promuove l’installazione di panchine giganti in specifici territori, italiani ed europei, al fine di promuoverli e favorirne la valorizzazione.
354 panchine già costruite, un passaporto specifico per collezionarne i timbri, gadget ed un marchio specifico riconosciuto in tutto il mondo: la panchina gigante. Visitate il sito ufficiale per scoprire dove trovare tutte le panchine fino ad ora costruite e quelle in costruzione
Prima di partire dobbiamo dirvi:
- Partenza da: via Campella, Parre (45.881005, 9.891495)
- Durata: 65 minuti, sola andata; 1 h 30 complessivi
- Lunghezza: 3,3 km, sola andata
- Dislivello: 455 mt dislivello
- Difficoltà: faticoso, non pericoloso
- Adatto ai bambini: si
La partenza
Il punto di partenza è il parcheggio sito in via Campella, a Parre. In questo punto sono presenti una decina di parcheggi; qualora sia tutto già occupato, in zona sono presenti tutta una serie di altri posteggi liberi dove potete lasciare l’auto.

Il sentiero
Il percorso che porta alla panchina gigante di Parre è interamente asfaltato, non presenta alcun tipo di difficoltà, tuttavia è in costante salita. Possiamo tranquillamente dire che è adatto a persone allenate, non ci sono tratti pianeggiati ove poter “riposare”. Tenetelo bene a mente.
Sono presenti poche indicazioni, bisogna semplicemente seguire la strada.


E’ possibile anche percorrere un sentiero più veloce, chiamato la direttissima. Noi, onestamente, abbiamo preferito seguire la strada asfaltata: sicuramente più lungo, ma probabilmente meno faticoso. Chiedendo ad alcune persone che abbiamo incrociato, ci hanno riferito che la direttissima è un sentiero più veloce ma ancora più faticoso.
Dopo circa 50 minuti dall’inizio della camminata si giunge al Monte Alino, con l’oratorio e la chiesetta di S. Antonio da Padova. Una visita alla Chiesa, con la sua semplicità, è d’obbligo; è presente anche un “welcome point”, il punto di accoglienza, aperto negli orari diurni, che offre assistenza all’escursionista, con una macchinetta per il caffè, delle merendine, acqua e succhi di frutta ad offerta libera.


Giunti alla panchina è possibile godere di una vista privilegiata e totale sulla valle Seriana. Lo spettacolo è sensazionale, sedetevi e godetevi un panorama incredibile.

Piccola deviazione consigliata prima di tornare alla macchina
La strada per il ritorno è la medesima dell’andata. Una volta giunti al punto di partenza, però, potete fare una piccola deviazione: svoltando a destra e seguendo il sentiero che sale nei boschi, in circa 10 minuti giungerete al Santuario della Santissima Trinità, tappa del Cammino dell’Alta vie delle Grazie. Nessuna difficoltà particolare, se non un’ulteriore salita dopo la fatica per raggiungere la panchina gigante. Il santuario, posto sulla collina, offre una visuale sulla vallata sottostante e su Parre. Particolare ed affascinante è l’affresco della Madonna col Bambino, che ogni anno attira moltissimi fedeli.



Come sempre i dati esposti sono basati sulla nostra esperienza, sul nostro allenamento e sulle nostre capacità. Ovviamente tutto è soggettivo, prendetevi il tempo che vi serve per gustarvi l’escursione, “senza fretta di arrivare”, siate prudenti, sempre ben attrezzati e, sopratutto, sempre prestando la massima attenzione! E ricordatevi: abbiate sempre cura e rispetto della natura.

