
Castello di Chignolo Po
Abbiamo visitato il castello ed il borgo medievale di Chignolo Po, considerati la Versailles della Lombardia.
Indice
- Cenni storici
- Le visite guidate
- Informazioni pratiche
- Percorso di visita medievale
- Percorso di visita barocco
- Curiosità
- Il nostro parere
Cenni storici
La prima pietra dell’intero complesso monumentale venne posata nel 740 d. C. da Re Liutprando per ergere la grande torre, considerata un vero e proprio baluardo di difesa e di protezione per tutto il territorio circostante. Il fossato, le alte mura merlate ed i quattro rivellini (le torri che, poste ai vertici delle mura, costituivano i punti di difesa armati) diedero vita nel corso degli anni ad un vero e proprio borgo fortificato che permise, addirittura, di offrire protezione agli antichi pellegrini che attorno al 900 d. C. percorrevano la via Francigena.
Nei secoli la proprietà dell’intero complesso passò tramite diverse famiglie: dai Pusterla ai Federici, sino ai Cusani, dal 1800 circa venne ampliato con i giardini, le statue, gli appartamenti e le sale grazie alla volontà di Cardinale Agostino Cusani Visconti. Da quel momento il castello venne definito la Versailles della Lombardia.
Ad oggi, di proprietà privata, è possibile visitare il Castello tramite visite guidate. E’ possibile inoltre organizzare matrimoni e cerimonie.
Le visite guidate
Sono previsti due percorsi di visita, quello medievale e quello barocco. Noi abbiamo avuto la fortuna di partecipare ad entrambi e, di seguito, vi diamo qualche informazione e vi diciamo quale ci è piaciuto di più!
Informazioni pratiche
Il biglietto intero per adulti ha un costo di 13 euro, mentre per i ragazzi (6 – 18 anni) costa 8 euro.
Il castello è aperto il sabato e la domenica e durante le festività, dalle 9,30 alle 19,30.
E’ possibile organizzare visite durante gli altri giorni della settimana solo per gruppi numerosi e previo contatto agli organizzatori.
Durata dei percorsi di visita: 1 ora 15 minuti
Prenotazione non necessaria.
E’ possibile avere ulteriori informazioni visitando il sito ufficiale.
Percorso di visita medievale
Sicuramente una visita più storica rispetto al percorso barocco, permette al visitatore di ripercorrere la parte più antica del complesso monumentale.
Il percorso guidato comprende, tra gli altri:
- l’armeria, dove risiedevano i militari a protezione e sostegno dei pellegrini in difficoltà, ed il salone del cinquecento, proprio dove gratuitamente potevano alloggiare i pellegrini;
- la corte delle arti e dei mestieri, ove erano presenti le botteghe e le officine degli artigiani. Ciò rendeva la piazza un vero e proprio punto di commercio e scambio nei confronti anche dei borghi vicini;
- la torre e parte del castello, con le prigioni dei condannati, i camminamenti di ronda e, al terzo piano, la residenza dei soldati. La concentrazione dei soldati nella torre rendeva questo luogo praticamente inespugnabile da parte dei nemici;
- le cucine storiche, con il grande camino utile a cucinare per tutti i residenti del castello, e la sala delle libagioni;
- le cantine del vino, con il torchio monumentale originario del 1500, e per la stagionatura dei salumi.



Percorso di visita barocco
Il secondo percorso, al contrario del primo, porta il visitatore nella zona nobiliare del castello e permette di visitare alcune delle 130 stanze di cui esso si compone (le zone non visitabili costituiscono l’abitazione privata dei proprietari odierni del castello).
Partendo dalla palazzina di caccia (esterna al borgo, era una sorta di dependance, di fronte alla quale c’era un avvallamento che, riempito con acqua della roggia deviata, creava un laghetto artificiale dove le dame passavano il tempo in attesa del rientro dei soldati e cavalieri) si giunge alla facciata barocca e, una volta superata la scala monumentale, si accede al cortile d’onore, alla biblioteca (contenente oltre 5000 opere utilizzate dai figli delle famiglie nobili per studiare) ed alle varie sale della struttura: la sala da pranzo, la sala del cardinale, la stanza dell’invidia, la stanza di Eolo, Dio dei venti che nel soffitto affrescato sembra spazzare via i cattivi pensieri, per finire con la sala delle ceramiche, la stanza del Baronetto e quella della Marchesa (collegate da un corridoio nascosto).
La visita termina al gazebo esterno, piccolo luogo dove gli ospiti della dimora potevano godere di momenti di svago e di ballo.


Curiosità
Numerose sono le curiosità che abbiamo apprezzato durante entrambe le visite guidate:
- nella torre è possibile notare alcune stanze con un controsoffitto: alcuni soldati (in particolare graduati e non mercenari) avevano l’opportunità di vivere infatti con la loro famiglia, motivo per il quale la stanza aveva un piano superiore dedicato proprio alle mogli ed ai figli;
- I soffitti affrescati delle sale nobiliari presentano un effetto tridimensionale di alcuni elementi rappresentati: grappoli d’uva che sembrano penzolare dal soffitto, braccia che si estendono verso il basso e zampe di animali che sembrano reali;
- I leoni ed il cerbero sono raffigurati con un viso quasi delicato, poco “cattivo”, che contrasta con la loro stessa natura: questo per non spaventare l’ospite della dimora;
- In assenza di corridoi, le stanze dei piani nobiliari sono collegate tra loro tramite porte segrete per evitare che la servitù le attraversasse;
- Le porte volanti delle sale nobiliari che, aprendosi grazie ad un leggero tocco e scorrendo velocemente, permettevano alla servitù di spostarsi da una stanza all’altra facilmente.
Il nostro parere
Non vogliamo influenzare il vostro giudizio o la vostra scelta sul percorso da seguire. Ovviamente i gusti sono soggettivi e variano da persona a persona.
Sicuramente il percorso medievale offre una visione più storica del castello e del borgo, mentre il percorso barocco ne offre una più moderna e scenica. I dettagli e le curiosità delle sale nobiliari lasciano letteralmente a bocca aperta; la semplicità e l’effetto rude delle stanze medievali permettono di immergersi forse maggiormente nella storia del luogo.
Noi abbiamo preferito il percorso barocco ma, onestamente, per capire a pieno la storia della Versailles della Lombardia non possiamo che consigliarvi di svolgere entrambe le visite guidate. Storia ed estetica si intrecciano perfettamente in un luogo dalle vicende millenarie, così lontano dai giorni nostri ma ancora così estremamente meraviglioso.

